Buonasera a tutti, volevo chiedervi come la pensate riguardo a una discussione che mi è capitata mentre giocavo a 5 card draw (ma preferisco chiamarlo poker all'italiana).
Vi dico subito che giocavamo in 4 e con i resti, e non con la cassa libera, questo perchè eravamo tra amici e quindi per limitare la violenza del gioco.
Il giocatore A dà carte, il giocatore B fa il buio e resta molto corto, diciamo che il suo resto è metà del buio che ha messo. Il giocatore C vede il buio, il giocatore D anche, e il giocatore A, dealer, passa.
A questo punto parla il giocatore B che, da buiante, rilancia mettendo nel piatto il suo poco resto. I giocatori C e D chiamano.
Al cambio di carte il giocatore B, buiante ai resti, è servito(!); C e D fanno i loro cambi ma non migliorano.
Ora: il giocatore C, primo di mano, fa paròl; il giocatore D pure e...il buiante?
Questo è stato l'oggetto della discussione: dal momento che il buiante era ai resti, sostenevano C e D, non poteva più parlare e quindi doveva adeguarsi alla paròl chiamata dagli altri...quindi successivo piatto di parola e tanti saluti alla scala servita che aveva il buiante il quale, invece, sosteneva di voler far valere il suo punto perchè aveva cmq partecipato al piatto.
C e D sostenevano, invece, che l'errore di B è stato quello di essere andato ai resti in sede di rilancio da buiante: se si fosse tenuto anche una sola fiche avrebbe potuto puntarla successivamente ed interrompere l'eventuale paròl. Oppure avrebbe potuto - e dovuto - prendere almeno una posta prima dell'inizio della mano: è anche questa una caratteristica del gioco con i resti, non rimanere mai troppo corto per poter partecipare attivamente alla mano.
Scusate la lunghezza del post ma ho cercato di essere più chiaro possibile. Voi che ne pensate?