Cari amici,
sono nuovo qui, finora ho postato una sola volta, anche se ho letto con molta attenzione tutte le sezioni del forum, trovandolo interessantissimo.
Voglio raccontarvi la mia esperienza di ieri sera e, sulla base di quella, dato che non sono un prof., dare qualche consiglio (ma anche ricevere suggerimenti e critiche).
In premessa, anche per rispondere alla sollecitazione presente in un altro post in cui si chiedeva di raccontare se si era in vincita o meno al poker on line, vi dico che gioco on line solo da gennaio 2006 e che finora ero sotto di circa 9000; sono un bravo giocatore dal vivo al poker all'italiana, ma non conoscevo minimamente il Texas sino a gennaio; quindi in questi mesi tanti soldi persi solo perchè ho giocato troppo e su tavoli a volte per me onerosi, senza conoscere bene il gioco, cioè fidandomi troppo di me stesso o sopravvalutando le carte in mano. Solo negli ultimi due mesi le cose vanno molto meglio e, rispetto alle perdite dei primi tre mesi, vado pian pianino recuperando (adesso sono a 4000 sotto e ho cominciato a vincere con regolarità).
Ieri sera, dopo essere arrivato due volte sesto e una volta terzo, ho finalmente vinto un torneo multitables, appunto il 4000$ guaranteed (piattaforma Betandwin)![]()
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Io credo che nel poker, ed in particolare in quello on line, siano necessari, oltre allo studio, che ritengo fondamentale in ogni cosa, questi quattro requisiti:
1) pazienza, nel senso di capacità di attesa
2) disciplina e concentrazione
3) grande capacità di osservazione
4) coraggio
La pazienza è fondamentale, perché il poker è secondo me, questo almeno ho imparato nel poker all’italiana, un gioco di attesa. Bisogna aspettare carte e momento giusto e lì affondare i colpi. Questo significa che, e vale soprattutto quando si è tra primi e terzi di mano a parlare, bisogna essere pronti a foldare, anche prima di osservare eventuali rilanci di chi è dopo di voi [sull’importanza della posizione ha già scritto qualcun altro sul forum e io condivido pienamente; anche quando si hanno: A5 A6 A7 A8 A9 A10, e in molti casi anche con AJ e AQ (quante volte ho perso piatti con queste carte essendo tra i primi a parlare), meglio foldare se si è nelle primissime posizioni a parlare]. Durante il torneo non avete idea di quanti Assi abbia buttato via. Questo consiglio è rivolto a tutti coloro che quando vedono un A pensano di essere fortissimi e ai maniaci dell’all-in. State attenti. Meglio non partecipare con carte belle o che vi sembrano belle e poi prendere batoste che giocare con carte apparentemente più sobrie ma vincenti sul flop o sull’avversario (sì, sull’avversario, nel senso che quando conoscete un giocatore potete batterlo anche con carte schifose se sapete agire).
Disciplina e concentrazione. La concentrazione è indispensabile, per seguire ogni fase del gioco anche quando voi non partecipate. Ma ancora di più la disciplina. Per foldare con le carte citate sopra ci vuole un grande autocontrollo e una capacità di pensare in tempi brevissimi quale è la cosa migliore da fare.
Grande capacità di osservazione. Osservate sempre tutti i giocatori; i rilanci e le modalità con cui vengono eseguiti sono un fondamentale indizio del loro modo di giocare e quindi, per voi, di capire cosa potrebbero avere quando vi scontrate direttamente coloro. Ma osservateli anche quando non giocano. Per esempio, dopo un river, se qualcuno dice: mannaggia, ho foldato questo e quello; è un modo di ricavare informazioni: se un giocatore è passivo o poco coraggioso ad esempio. E’ chiaro che non giocando live, l’assenza di visualizzazione dell’avversario nuoce alla comprensione della sua psicologia. Attraverso queste osservazioni potete però imparare molto su di lui.
Coraggio. Mai darsi per persi o vinti. Aspettate il momento giusto e colpite, anche quando le vostre carte non vi sembrano buone, ma magari lo sono nei confronti del vostro avversario. Se uno solo perché ha un J in mano fa un grande rilancio e voi avete una coppia di 4 non scappate (sempre che il flop vi aiuti ovviamente). Molti giocatori pensano al kicker più alto, non pensando all’avversario. A volte vedete e poi osservate la sua reazione o rilanciate. 90 su 100 se lui si limita a vedere non ha nulla in mano. E’ il momento giusto per colpirlo. Ma dovete avere coraggio, non mostrare titubanza. Così come bisogna avere coraggio a foldare, anche con buon punto in mano. Faccio un esempio classico. Flop A 7 8. Voi avete A in mano e dunque coppia di assi; il vostro avversario rilancia molto sulla vostra puntata. Può avere 5 6, 9 10, 4 6, etc. e spera nella scala. Ancora devono uscire due carte. Quante probabilità avete di vincere? Vale la pena di seguirlo? Dipende da tante cose. Quante chip avete, chi è l’avversario, l’andamento del gioco, la vostra posizione, quante altre persone devono ancora giocare, e via dicendo; se si verifica una situazione da heads up o no. In molti casi converrà rinunciare al punto forte e attendere la prossima occasione. E questo anche nel caso in cui lui stia bluffando. Sia perché non potete essere sicuri se è in bluff o meno, sia perché mancano due carte. Lui potrebbe anche avere 2 2 e se esce il 2 a terra?
Veniamo al torneo di ieri sera.
Le fasi topiche sono state tre.
1) dopo 1 ora e mezza di gioco, ho circa 11000 chips; ho giocato in tutto 5 o 6 mani, due bluff ben costruiti e qualche buio guadagnato con opportuni rilanci in qualche mano. Il giocatore alla mia destra, sono al tavolo con lui da circa 15 minuti, è uno che fa sempre grandi rilanci o va all-in (che rompiscatole questi!). Ho in mano A10
. Sono innervosito dal suo ennesimo rilancio (grande errore; mai innervosirsi; a me è andata bene, come vedrete, ma ho fatto un grande errore da un punto di vista tecnico) e mi dico “ma è mai possibile che abbia sempre carte così forti”? Siamo al buio 200-400 e lui fa 2000. Senza nemmeno pensarci, nero nero come ero, vado all-in, lui ci pensa un attimo e mi segue. Ha A J. River 2 4 10 4 7. Mi va bene e lui è fuori. Sono stato fortunato questa volta, ma tutto è partito da un mio errore (non copiatemi dunque, anche se spesso situazioni del genere si verificano; però quanti sono i giocatori che poi arrivano alla fine con giocate come questa?). A questo punto sono con quasi 30000 chips (oltre ai nostri all-in vi erano altri bui nel piatto) e riprendo a giocare come ho descritto sopra, cioè seguendo quelli che per me sono i criteri base di chi gioca al poker.
2) Le mie chips crescono sempre. Adesso sono circa a 200.000. Siamo al tavolo finale e siamo rimasti in 8. Il buio è 4000-8000. Sono in small blind e copro, ho K6
, gli altri foldano tutti, mentre uno rilancia a 24000. Sono indeciso, ma è un heads up. Decido di vedere. Flop: A
7
4
. Il rilanciante punta 8000; mi puzza un pò; vado a vedere. Turn, si gira un 8
. Lui fa di nuovo 8000. Ma come, mi chiedo, raise a 24000 preflop e poi punta 8000? Allora non ha niente! Ci provo, rilancio a 80000. Lui pensa molto e decide di vedere. River
. Lui parola. Continuo nel bluff. Io di nuovo 80000. Lui vede. Si girano le carte, lui ha J
5
Resto sbalordito. Capisco che può avere intuito il mio bluff, ma come fa a pensare che ha un kicker più forte del mio? Ad ogni modo vinco il piatto, lui è quasi fuori. Ora sono a 400000 e più chips e il mio gioco continua nella stessa maniera di tutta la serata.
3) Siamo rimasti in due. E’ il colpo finale, quello che mi farà vincere il torneo e, ciliegina sulla torta, io ho AA
. Il buio è 5000-10000. Io faccio un rilancino a 20000. Il mio avversario, che ha 10
9
, vede. Flop 7
10
8
. Lui punta 20000, io rilancio a coprire le sue fiches, 270000 circa. Lui vede (ora è in all in). Turn 7
River Q
. Ho vintooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!
Sperando di non avervi annoiato e di poter essere utile a qualcuno, accetto le vostre critiche, soprattutto al mio primo errore, e suggerimenti di varia natura.
Un abbraccio a tutti
Rodofalo (Marco)