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Discussione: Riflessione (costruttiva?) sul dibattito skill game/azzardo

  1. #11
    Doppia Coppia Array
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    Bah, a volte pensare di essere "migliore" di tanta altra gente non è presunzione. E' un fatto.

    Tornando IT, è assolutamente vero che anche la persona più competente del mondo poker, quella che conosce perfettamente come funziona il giochino e quella che sa perfettamente come sia uno "Skill Game" e per quali motivi, possa non essere in grado di Comunicare perfettamente alla "Massa" il senso di queste sue convinzioni.

    Sarebbe necessario, per sdoganare realmente agli occhi del mondo questo gioco, formare persone che siano in grado di comunicare al meglio e alle masse i contenuti che noi sappiamo. Non intento studiare il gioco, intendo proprio fare "pedagogia" su chi si presenta in televisione o altrove per "difendere" e ragioni del poker.

    E come ci sono tantissimi fisici di fama mondiale che pur sapendo perfettamente la loro materia non sono minimamente in grado di insegnarla e divulgarla (proprio perchè gli manca la capacità di farsi intendere in maniera semplice e senza fraintendimenti), così è per molti del mondo poker (che conoscono bene le dinamiche ma non sono in grado di divulgarle al meglio)

    Il rischio altrimenti è quello che citava l'autore del post, che si fraintendano le parole e il senso a piacimento.

    Nel mondo della comunicazione, bisogna essere in grado anche di non incorrere in queste cose. I politici da tempo impegnano interi staff per misurare ogni loro discorso e ogni loro parola. Poi peccano lo stesso ma perchè sono strafottenti e ignoranti. Vediamo di non fare la loro stessa fine.

  2. #12
    Scala Reale Array L'avatar di itbasilisk
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    Quote Originariamente inviato da Fobico77 Visualizza il messaggio
    Bah, a volte pensare di essere "migliore" di tanta altra gente non è presunzione. E' un fatto.

    Tornando IT, è assolutamente vero che anche la persona più competente del mondo poker, quella che conosce perfettamente come funziona il giochino e quella che sa perfettamente come sia uno "Skill Game" e per quali motivi, possa non essere in grado di Comunicare perfettamente alla "Massa" il senso di queste sue convinzioni.

    Sarebbe necessario, per sdoganare realmente agli occhi del mondo questo gioco, formare persone che siano in grado di comunicare al meglio e alle masse i contenuti che noi sappiamo. Non intento studiare il gioco, intendo proprio fare "pedagogia" su chi si presenta in televisione o altrove per "difendere" e ragioni del poker.

    E come ci sono tantissimi fisici di fama mondiale che pur sapendo perfettamente la loro materia non sono minimamente in grado di insegnarla e divulgarla (proprio perchè gli manca la capacità di farsi intendere in maniera semplice e senza fraintendimenti), così è per molti del mondo poker (che conoscono bene le dinamiche ma non sono in grado di divulgarle al meglio)

    Il rischio altrimenti è quello che citava l'autore del post, che si fraintendano le parole e il senso a piacimento.

    Nel mondo della comunicazione, bisogna essere in grado anche di non incorrere in queste cose. I politici da tempo impegnano interi staff per misurare ogni loro discorso e ogni loro parola. Poi peccano lo stesso ma perchè sono strafottenti e ignoranti. Vediamo di non fare la loro stessa fine.
    Non posso che quotarti in pieno. La chiave di tutto sta proprio nella comunicazione. Proprio per questo penso che allo stesso tempo, come occorrono persone in grado di spiegare alla massa "il giochino", allo stesso modo ci sarà nei prossimi anni anche uno sviluppo del concetto di giocatore professionista sponsorizzato che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo):

    1) Essere promotore del marchio che sfoggia sulla maglia,cappello,ecc... e non pensare che tutto ciò che deve fare è attaccarsi una patch adesiva addosso(quando non la dimentica a casa o in albergo...ndr)
    2) Riuscire a sostenere un'intervista, riuscendo velatamente ad incentivare le persone a giocare e magari proprio su quella room che gli sta pagando costosi tornei
    3) Riuscire a rispondere ad una mail, non dico in più lingue, ma quantomeno nella sua lingua madre
    4) Comportarsi ai tavoli da vero sportivo, da aggregatore evitando di essere la scintilla scatenante eventuali discussioni.
    5) Evitare di parlare di rigged, di dire che non gioca online perchè preferisce il live
    6) ...se continuo arrivo al punto 127 almeno

    In poche parole, al di là del fatto che solo con i primi 6 punti fossero ad oggi requisito fondamentale per essere rimarrebbe (forse) il 20% degli attuali sponsorizzati, quelli in grado di "passare l'esame" probabilmente avrebbero già le basi per presentare ai media e ai non giocatori, il poker in modo corretto. Ad oggi le cose non sono così, perciò si raccoglie anche un pò per quel che si semina. Certo è che un'evoluzione è necessaria, ma di certo non possiamo sperare che sia la massa ad omologarsi alla nostra nicchia, viceversa dovremmo avere noi modo di guadagnarci il giusto rispetto un passo alla volta, piano piano, in punta di piedi.

  3. #13
    Colore Array L'avatar di SUPER10
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    Quote Originariamente inviato da itbasilisk Visualizza il messaggio
    Non posso che quotarti in pieno. La chiave di tutto sta proprio nella comunicazione. Proprio per questo penso che allo stesso tempo, come occorrono persone in grado di spiegare alla massa "il giochino", allo stesso modo ci sarà nei prossimi anni anche uno sviluppo del concetto di giocatore professionista sponsorizzato che dovrebbe (il condizionale è d'obbligo):

    1) Essere promotore del marchio che sfoggia sulla maglia,cappello,ecc... e non pensare che tutto ciò che deve fare è attaccarsi una patch adesiva addosso(quando non la dimentica a casa o in albergo...ndr)
    2) Riuscire a sostenere un'intervista, riuscendo velatamente ad incentivare le persone a giocare e magari proprio su quella room che gli sta pagando costosi tornei
    3) Riuscire a rispondere ad una mail, non dico in più lingue, ma quantomeno nella sua lingua madre
    4) Comportarsi ai tavoli da vero sportivo, da aggregatore evitando di essere la scintilla scatenante eventuali discussioni.
    5) Evitare di parlare di rigged, di dire che non gioca online perchè preferisce il live
    6) ...se continuo arrivo al punto 127 almeno

    In poche parole, al di là del fatto che solo con i primi 6 punti fossero ad oggi requisito fondamentale per essere rimarrebbe (forse) il 20% degli attuali sponsorizzati, quelli in grado di "passare l'esame" probabilmente avrebbero già le basi per presentare ai media e ai non giocatori, il poker in modo corretto. Ad oggi le cose non sono così, perciò si raccoglie anche un pò per quel che si semina. Certo è che un'evoluzione è necessaria, ma di certo non possiamo sperare che sia la massa ad omologarsi alla nostra nicchia, viceversa dovremmo avere noi modo di guadagnarci il giusto rispetto un passo alla volta, piano piano, in punta di piedi.
    Avete detto tutti cose giustissime a riguardo e penso ci sia poco da dire ancora semplicemente vi straquoto

    P.S.:Mamma mia quante volte succede!!!! "Io online non ci gioco che è tutto rigged!Il vero gioco è il live,questi ragazzini sanno giocare solo davanti al computer prima o poi andranno rotti hanno solo fortuna"(non sto scherzando ci stavo giocando su Party e un giorno scrisse questo in chat,peccato avevo fatto anche lo screen).[cit."pro" live che dal 2007 ha fatto VINCITE non profit per 250.000€ in tornei]
    La vita è un biscotto,ma se piove si scioglie[cit.Jim Carrey]
    I have no dream,ma mi piace u' pilu[cit.Cetto Laqualunque

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