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Discussione: Libri, Film e Telefilm - Cose che ci piacciono...e non

  1. #1
    Moderatore Array L'avatar di Marco BadBeat
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    Libri, Film e Telefilm - Cose che ci piacciono...e non



    Non posso esimermi dal leggere libri. E' come andare in un cinema a schermo infinito senza mai nessuno che ti mangia i popcorn e parla continuamente al tuo fianco. E' come prendere un aero senza più paura dell'altezza o della claustrofobia di quella scatola di sardine metallica.

    Ogni libro che ho letto in fondo, è stato un piacevole viaggio di emozioni. Ma ovviamente alcuni più di altri ti segnano, ti accrescono, ti coinvolgono, ti condannano. E stanotte, una di quelle ennesime dove di prendere sonno proprio non se ne parla, ne riprendo in mano uno per cui tutte le parole usate prima sono particolarmente vere.

    Ricordo che la prima volta che lo lessi, ero in terza superiore, in un istituto tecnico dove mediamente la gente pensava più a smanettare nei vari laboratori (informatici, elettronici e meccanici) che non a leggere libri, per di più nemmeno presenti nel programma (misero e antico) di Italiano scolastico.

    Ed è stato in uno di quei giorni di scuola, di NON scuola per la verità, che conobbi Charles Bukowski. Oddio, non di persona è vero, ma di sicuro da quel momento abbiamo parlato tanto eccome. E' stato uno dei miei "maestri" adolescenziali, un "cattivo" maestro se volete. Ma pur sempre mi ha insegnato un modo tutto nuovo per osservare le cose che accadevano intorno (e dentro) me.

    In ogni caso avevo deciso per l'ennesima volta che la classe poteva fare a meno di me per quel giorno (ed era dannatamente vero), ma io non potevo fare a meno di tornare in biblioteca per finire di leggere quel libro iniziato il giorno prima (ok, anche il giorno prima avevano fatto a meno di me...). Si intitolava "PANINO AL PROSCIUTTO" di Charles Bukowski appunto, letto d'un fiato in quei due giorni di "fuga" scolastica alternando momenti seduto in biblioteca, ad altri seduto nel bagno della biblioteca (unico luogo in cui poter fumare e bere birra continuando a leggere).

    "Panino al Prosciutto" è la genesi di Bukowski, è l'idea da cui è nato tutto, un romanzo assolutamente biografico con uno stile unico, il suo. E' il racconto della sua infanzia e della sua adolescenza, con tutta l'ironia ed l'apparente cinismo che contraddistingue tutti i suoi momenti più drammatici.

    Anche oggi, non appena ho iniziato a rileggerlo, mi sono richiuso in bagno con una sigaretta in bocca ed una birra aperta. Certo non è più quello della biblioteca, certo il sapore del tabacco e quello del luppolo non sono più quelli di una volta. Nemmeno io sono più quello di una volta.

    Ma quel libro, rivive esattamente come allora.

    Riparte l'avventura, ricomincia lo spettacolo, incomincia il film. Apro le pagine e tutto torna a scorrere, sempre come allora, sempre diverso. Le stesse parole viste con nuovi occhi hanno lo stesso significato?

    "...Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po' indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano...Tutti sapevano qualcosa che io non sapevo..."
    [cit. da "Panino al Prosciutto" di Charles Bukowski]
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  2. #2
    Scala Reale Array L'avatar di AndreaSterpa
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    Chinasky e Bandini, i miei preferiti

  3. #3
    Moderatore Array L'avatar di Marco BadBeat
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    Chinasky e Bandini, i miei preferiti
    Eh, anche il mitico Arturo Bandini avrà presto il suo spazio da queste parti

  4. #4
    Grinder gladiatore Array L'avatar di Asmodeo82
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    Per chi non l'avesse ancora fatto, consiglio vivamente "i pilastri della terra", un mattone enorme da cui non riuscirete più a staccarvi finchè non l'avrete finito.

  5. #5
    Mod MTT Array L'avatar di AVanHelsing
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    Panino al prosciutto è un classico e uno dei Bukowski più riusciti, folgoranti e aspramente geniali. Non è il suo capolavoro, che è imo Pulp, il testamento postumo stilisticamente più sfavillante e nello stesso tempo più innovativo. è stato uno dei grandi del novecento, ovviamente molto influenzato da Fante,. Non raggiunse mai, nonostante questo, la sua poesia e il suo lirismo.

  6. #6
    Moderatore Array L'avatar di Marco BadBeat
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    Panino al prosciutto è un classico e uno dei Bukowski più riusciti, folgoranti e aspramente geniali. Non è il suo capolavoro, che è imo Pulp, il testamento postumo stilisticamente più sfavillante e nello stesso tempo più innovativo. è stato uno dei grandi del novecento, ovviamente molto influenzato da Fante,. Non raggiunse mai, nonostante questo, la sua poesia e il suo lirismo.
    Fante Vs Bukowski, sarebbe come paragonare Pelè Vs Maradona. Il primo passava il suo tempo a scrivere e riscrivere dedito allo studio e al miglioramento artigianale costante dei suoi capolavori. Ci sono sue opere che hanno atteso vent'anni prima di essere finalmente pubblicate, ovviamente stravolte rispetto alla prima stesura. E' un modo completamente diverso di affrontare lo scrivere, ogni parola è studiata appositamente per un contesto e per stimolare quella particolare emozione, è un lavoro come detto da artigiano della poesia.

    Il secondo è dannatamente più viscerale, per quanto non sia propriamente vero il mito che scriveva le sue poesie di getto per poi pubblicarle direttamente così. In realtà era anche lui un grande lettore e molto più dedito all'analisi dei suoi testi di quanto la sua narrativa voglia far credere. Ma fa parte del personaggio che si è creato intorno a lui e che ovviamente in parte corrisponde anche al vero.

    Insomma non saprei davvero dire chi dei due abbia più meriti, quello che è certo è che per gli amanti dello scrivere come posso essere io ed altri milioni sulla terra, la prima cosa che ti viene in mente dopo aver letto una loro poesia è di fiondarti a scrivere. Che poi qualcuno prediliga il metodo "viscerale" dove la penna (hahahaha la penna...volevo dire il PC) scorre veloce ed in qualche minuto abbiamo la nostra emozione che riempie il foglio. Oppure una profonda costruzione del tutto, giorno dopo giorno, andando a selezionare ogni singola lettera che possa descrivere al meglio le nostre emozioni, quella è solo questione di carattere personale e di ciò che in fondo si predilige comunicare.

    Inutile dirvi che io amo particolarmente di più quelle poesie che sono frutto di un vomito interiore senza i filtri che la ponderazione e la rilettura della stessa possono portare nelle correzioni e nelle costruzioni postume. Ma è molto IMHO

    Quello che più mi dispiace in questo ed in altri casi, è non avere più la possibilità di sapere cosa avrebbero scritto persone come Charles Bukowski o Fante in una situazione disperata (a livello mondiale) come questa.

  7. #7
    Moderatore Array L'avatar di Marco BadBeat
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    Per chi non l'avesse ancora fatto, consiglio vivamente "i pilastri della terra", un mattone enorme da cui non riuscirete più a staccarvi finchè non l'avrete finito.
    E chi sono io per poter criticare Ken Follett?

    Ciò nonostante ahimè, sul filone "BestSellers" avrò presto qualcosa da dire (non sempre positiva...). In questo caso, non avendolo letto, seguirò il tuo consiglio e mi cimenterò nel tentativo. Di Follett lessi tempo fa "Codice a Zero" e per me amante di intrighi, complotti, avventura e fantascienza in ogni sua forma è stato particolarmente piacevole.

  8. #8
    Grinder gladiatore Array L'avatar di Asmodeo82
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    E chi sono io per poter criticare Ken Follett?

    Ciò nonostante ahimè, sul filone "BestSellers" avrò presto qualcosa da dire (non sempre positiva...). In questo caso, non avendolo letto, seguirò il tuo consiglio e mi cimenterò nel tentativo. Di Follett lessi tempo fa "Codice a Zero" e per me amante di intrighi, complotti, avventura e fantascienza in ogni sua forma è stato particolarmente piacevole.
    in questo manca la fantascienza, ma di intrighi complotti e avventura ce n'è a valanga.

  9. #9
    Moderatore Array L'avatar di NoCards
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    Chi, se non il nostro bevitore Fava, poteva aprire un thread su Bukowski e Fante?
    Due stili completamente diversi, personalmente preferisco il primo (Post Office e Compagno di sbronze i lavori migliori imo).

    Per quanto riguarda Ken Follett la mia top 3:
    I pilastri della terra - un luogo chiamato libertà - il terzo gemello
    Anche se come genere è completamente diverso.

    Per chi non lo conscesse consiglio a tutti di leggere qualcosa di Chuck Palahniuk (Invisible Monsters - Survivor - Cavie) su tutti.

  10. #10
    Moderatore Array L'avatar di Marco BadBeat
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    Chi, se non il nostro bevitore Fava, poteva aprire un thread su Bukowski e Fante?
    Due stili completamente diversi, personalmente preferisco il primo (Post Office e Compagno di sbronze i lavori migliori imo).

    Per quanto riguarda Ken Follett la mia top 3:
    I pilastri della terra - un luogo chiamato libertà - il terzo gemello
    Anche se come genere è completamente diverso.

    Per chi non lo conscesse consiglio a tutti di leggere qualcosa di Chuck Palahniuk (Invisible Monsters - Survivor - Cavie) su tutti.
    Non avevo molti dubbi sul fatto che avessimo diversi gusti in comune anche sulla carta stampata ;-)

    Chuck Palahniuk è anche uno dei miei scrittori preferiti. Oltre a quelli già citati da te, in tantissimi conosceranno la traduzione cinematografica del suo più grande capolavoro (nonchè opera prima visto che il primo romanzo "invisible monsters" fu pubblicato in effetti dopo) "FIGHT CLUB".

    Prima di diventare uno dei film più brillanti della storia del cinema, favorito oltre da una sceneggiatura impeccabile anche dall'interpretazione magistrale di due grandissimi come Edard Norton e Brad Pitt, è stato un capolavoro assoluto anche della narrativa contemporanea anche se come spesso accade, non se lo filarono in molti finchè non ebbe successo sul grande schermo.

    A proposito di libri che cambiano la vita o che comunque ne hanno un forte impatto, questo non può certamente mancare nella biblioteca personale di ogni buon lettore.


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