Iniziamo questa rubrica con una riflessione che a rileggerla ora fa sorridere. Scritta niente meno che tre anni fa, quando ancora guardavo a certe "novità" (almeno per me vecchio calamaio...) come "Facebook" con aria sospetta e diffidente.
Ora so che avevo ragione, ma è troppo tardi per farne a meno...
"Su FaceBook. Ecco, sarò il milionesimo che parla di questo benedetto (o dannato) sito.
No, non mi sono iscritto. Ne ho già abbastanza poco di tempo da dedicare, per perdere le energie residue anche su quello. Ma sapete com'è ogni tanto. Uno prova. Magari è in una serata nostalgica, e vede un pò che fine hanno fatto alcuni suoi vecchi, vecchissimi amici.
E visto che l'opzione "cerca amici di scuola" è ben evidente, ho voluto fare un tuffo nel passato.
Mannaggia a me.
Che già fatico a prendere sonno la notte. Ed infatti eccoli lì i nomi noti. Compagni di banco, compagni di occupazione, di sbronze, di fughe. O meglio...ecco il loro ricordo. E quello che sono diventati.
Il mio quasi anoressico compagno di banco, sorride nella sua nuova foto, pieno dei suoi cento chili. E zero capelli. Ora lavora in un'azienda multinazionale o che so io. Proprio lui, il maledetto ubriacone sempre in prima fila nelle manifestazioni. Sempre pronto a scagliare la prima pietra verso il sistema.
Oppure la fidanzatina della seconda superiore. In una posa tipica da teen agers, di quelle che tanto vanno di moda nei blog, perchè pensatela come volete, ma basta dare un occhiata agli accessi nei blog dove spunta una bella figliola per rendersi conto di quanta sia la percentuale di persone che seguono internet per una cosa sola. Cara la mia non più giovane ex-fidanzata...il tempo passa proprio per tutti.
E che dire allora, del playboy Luca. Quanto lo invidiavano tutti ai tempi, non c'era fanciulla che non lo avesse baciato. E tutte le altre avrebbero di certo voluto farlo. Non credo ci sia la fila ora. Quegli occhiali e quella barba lunga...mio dio...
Ci ho messo mezz'ora buona invece, per riconoscere Stefano. Il classico zimbello della classe. Lo sfigato di turno. Ed il turno era sempre il suo. Gracile a tal punto che veniva usato solo come palo della porta durante le partite di pallone. Spero che non mi riveda mai più. Perchè ora ha più l'aspetto di Conan il Barbaro. E non vorrei finire nelle sue vendette di domani. Buon Testosterone a Te!
Marco ha la faccia spenta. Una sciarpa da frekkettone al collo. Un sigaretta in bocca. Scrive poesie. E gira il mondo. A scuola era il primo della classe, i professori avrebbero giurato che sarebbe diventato uno degli uomini più importanti del futuro. Non so se avessero torto o ragione...ma lo preferisco così.
Dopo qualche ora di viaggio nella memoria, nei volti, nei pensieri. Decido che è ora di spegnere tutto. E mi rammarico della mia curiosità. Faccio finta di non aver visto niente, di ricordarli con sorrisi giovani e occhi accesi di vita. Faccio finta di ricordarli con un futuro migliore davanti, qualunque esso sia...non lo voglio più sapere.
A volte...spesso...le cose che sono nella memoria, è meglio lasciarle dove stanno... Addio vecchi amici miei..."