Discussione: Blog in Diretta IPT di Campione --> Day2

In un blog di un evento live non si discute del motivo percui un giocatore sia sponsorizzato o meno in quanto questo aspetto riguarda solo le poker rooms che decidono chi e come sponsorizzare.
Qui vengono commentate le giocate belle e brutte di tutti, percui se uno fa una brutta giocata è giusto che venga criticato.
Riguardo alla tua convinzione che esistano giocatori convinti di essere bravi ma non sponsorizzati che vivono male perchè non comprendono il concetto di sponsorizzazione, non vedo cosa centri con ciò che vuoi esprimere; provo a scriverlo per poi darti una risposta:
Con la frase sopra citata vuoi dire che ci sono moltissimi giocatori ( la maggior parte ) che crede di essere superiore a giocatori sponsorizzati perciò quando uno di essi fa una fesseria sono pronti a beccarlo e a criticarlo?
Beh il concetto di sponsorizzazione è qualcosa che va al di la del poker giocato fatto salvo per qualche giocatore.
Per il resto mi spiace contraddirti ma se un giocatore in vista come Mario fa giocate sbagliate o quanto meno discutibili ci sta che venga criticato; ( Nocerino stasera ha fatto un intervento inguardabile su Diamanti che ha causato il rigore.. Qui altroche critiche da Caressa e Bergomi.. Spero di aver reso l'idea); non credo infine che le critiche vengano solo da giocatori non sponsorizzati come dici tu.
Per quanto riguarda il concetto di sponsorizzazione beh credo ci siano molti che rosicano sul fatto che alcuni giocatori magari anche non eccelsi lo siano ma questo lo decidono le poker rooms ed è affar loro se vogliono sponsorizzare o meno Pinco piuttosto che Pallino. A presto Ciaooo

Originariamente inviato da Ricky Palazzolo

MARIO ADINOLFI

Come ogni sera torno a casa e mi divoro i blog con i report degli eventi live importanti in giro per l'italia. Durante la giornata lavorativa evito di leggere i social network che ne danno notizia per evitare di rovinarmi questo momento attraverso il racconto appassionato e minuzioso degli Italian's Top Bloggers.

Questa sera la notizia non è una giocata sbagliata o fortunata o la conferma di quel bravo o scarso giocatore. No, la notizia è che esiste a mio avviso ancora tanta approssimazione ed ignoranza nel comprendere il vero significato di questo fantastico movimento che ruota intorno al Texas Holdem.
Nessuno si senta offeso, mi spiego.....
Non si può a mio avviso criticare Mario Adinoldi o fare battute ironiche perchè il suo gioco non è standard ed omologato. Mario è notizia per questo. Il suo gioco rende elettrico e frizzante un evento che generalmente vive monotonamente di colpi che reggono, colpi che scoppiano, skulate al river, hero call e poco più (bellissimo fino all'ultimo colpo che ti fa uscire dalla sala).
Ogni volta che Mario Adinolfi invece partecipa ad un torneo si parla in tutti i forum (al bar ed anche nei bagni) al 50% solo delle sue giocate, e questo che vi piaccia o no è comunicazione e la comunicazione al nostro movimento non ancora sdoganato per tutti, fa bene.
Conosco Mario ed ho subito anche io "violenze" di gioco ma non ho mai pensato fosse un matto, uno squilibrato o una pippa, anzi è uno dei pochi giocatori da cui accetto colpi assurdi perchè fanno parte del suo stile di gioco ed essendo questo un gioco democratico, ognuno con i suoi soldi fa quello che vuole.
In Italia e nel mondo lui ha vinto più di me e di altri 1000 messi insieme che leggono questo blog, penso quindi sia doveroso rispettare il giocatore (cosi come è doveroso poterlo criticare) e domandarsi quanto invece un uomo come lui sia un valore aggiunto a questo movimento e quanto ci sia da imparare dal suo modo di essere sempre corretto e divertente al tavolo.
Per quelli che invece lo criticano di default, aspettando una sua giocata "strana" per potersi scatenare nella critica, penso il problema sia a monte e provo a condividere le mie opinioni:
Esistono giocatori bravi e giocatori meno bravi, questo è oggettivo.
Esistono giocatori sponsorizzati e giocatori che rischiano in proprio.
Esistono giocatori bravi non sponsorizzati e giocatori che sono convinti di essere bravi ma non sono sponsorizzati.
Ecco, la mia convinzione è che le critiche più pesanti vengano da quest ultima categoria che vive male, perchè non comprende, il concetto di sponsorizzazione per dei giocatori poker.

Detto ciò, viva MARIO e fai in modo che in parlamento questo movimento possa avere il rispetto che merita

P.S. non ero, non sono e non sarò mai di sinistra (per evitare malintesi)

Concordo su quello che scrivi e forse il tuo intervento completa il mio che aveva ed ha un fine diverso della critica. Se traspare critica sono stato male interpretato.....
IO volevo solo elevare il "fenomeno" Mario dal punto di visto della comunicazione e dell'effetto che che genera (a mio avviso utile allo sviluppo del movimento).

Poi se vogliamo parlare di teoria pokeristica è ovvio che il suo gioco non è standard quindi omologabile con quello che i libri e la pratica ci insegnano, ma permettimi una considerazione......in mezzo ad un field di omologati uno che gioca in maniera diversa e contraria agli standard è colui da temere è da studiare...... Le teorie sono fatte per essere sviluppate e modificate.... e se Mario fosse il futuro ? Lo scrivo con ironia ma al tempo stesso ci rifletto seriamente.. :-)

E se domani Oscar Pistorius battesse sui 200 metri Bolt ?

Buona notte buon giorno a tutti

guarda riky, ti dirò, per me flammare su Adinolfi è tempo perso.

Ti spiego perchè:
per me è una buonissima pubblicità per il poker. Se qualche random che fa altro nella vita (e ho stima di lui come uomo e politico, anche se lo ritengo un "falso modesto" in virtù della cultura che ha, ma questa presunzione velata è qualcosa che posso concepire e condividere, essendo il mondo pieno di mediocri) shippa e gioca eventi high stakes nel mondo, è una grande pubblicità per gli omini che devono venire ai tavoli di chi gioca tutti i giorni.
Se lo fa un personaggio pubblico ancor meglio!

Io non ho niente da dire su questo fenomeno mediatico, bensì (e mi sto anche dilungando) sul giocatore che a mio avviso (e resta un mio parere non dettato da invidia, come potrei invidiare mai qualcuno che non conosco nemmeno?! sono felicissimo di essere quello che sono e nn farei mai a cambio con Adinolfi) gioca in modo più o meno randomico, cioè ho postato quella mano con KJoff perchè se flatti flop e check/mini raisi turn, mi aspetto che hai fatto dei ragionamenti su quello che vorresti rappresentare e che sei OOP, quindi non puoi pensare di vincere il pot solo hittando river e nn puoi pensare di bettare river solo quando prendi. Tutto qua.

E' la critica alla giocata, che a mio avviso (e resta sempre un mio parere) è un controsenso logico di quello che vuoi fare nella mano, da qui il fatto di clickare a caso (cioè miniraiso e urlo foldaaaa, se calli invece checko).

Detto questo, la sponsorship non è l'obiettivo ultimo della mia vita, mi basterebbe fare il medico nella vita, il poker è un lavoro part-time.
Certo è che sarebbe fantastico freerollare mtt per il mondo o per l'Italia, ma bisogna ammettere in modo onesto che la sponsorizzazione ha dei fini mediatici e non meritocratici. E questo senza invidia, non capisco perchè io debba sentirmi nella schiera dei giocatori che si credono bravi ma sukano e quindi sono invidiosi solo perchè critico una giocata di Adinolfi giocatore.
Stiamo parlando di un giocatore che shippa 200k in un mtt, ma ne perde 100k in 3000 partite, tutti i pro dell' nl500 si sfregano le mani quando vedono vincere tanto un giocatore con queste caratteristiche (nn parlo di lui, ma di qualsiasi persona abbia quest'andamento).
Ripeto, Adinolfi sarà in attivo fin tanto che giocherà tornei random così, perchè freerolla eventi e prima di riperdere i 250k vinti ce ne vogliono di iscrizioni a vuoto!
Tuttavia, se giocasse regolarmente tutti i giorni per 1 anno ad un livello in cui è rollato con quella cifra, non mi meraviglierei se li perdesse tutti alla fine dell'anno e nn sto scherzando su questa cosa, chiunque abbia un'idea degli high stakes di ora sa perfettamente che se non sai cosa fai, al 500 o 1000 vai schienato facile per -250k.

Tra l'altro, i blog esistono, come i giornali e la notizia in generale, PER FAR PARLARE, quindi se devo dire quello che penso, è questo e non altro.

Criticare KJoff fuori posizione giocata da schifo ed essere un fallito senza sponsor che nn ha mai vinto un cavolo: qual è il nesso tra le due cose?
Qualora ne esistesse uno, tutti quelli che non sono d'accordo su quella giocata, sarebbero dei whiner random falliti senza un euro?

Cordialmente

Originariamente inviato da Ricky Palazzolo

MARIO ADINOLFI

Come ogni sera torno a casa e mi divoro i blog con i report degli eventi live importanti in giro per l'italia. Durante la giornata lavorativa evito di leggere i social network che ne danno notizia per evitare di rovinarmi questo momento attraverso il racconto appassionato e minuzioso degli Italian's Top Bloggers.

Questa sera la notizia non è una giocata sbagliata o fortunata o la conferma di quel bravo o scarso giocatore. No, la notizia è che esiste a mio avviso ancora tanta approssimazione ed ignoranza nel comprendere il vero significato di questo fantastico movimento che ruota intorno al Texas Holdem.
Nessuno si senta offeso, mi spiego.....
Non si può a mio avviso criticare Mario Adinoldi o fare battute ironiche perchè il suo gioco non è standard ed omologato. Mario è notizia per questo. Il suo gioco rende elettrico e frizzante un evento che generalmente vive monotonamente di colpi che reggono, colpi che scoppiano, skulate al river, hero call e poco più (bellissimo fino all'ultimo colpo che ti fa uscire dalla sala).
Ogni volta che Mario Adinolfi invece partecipa ad un torneo si parla in tutti i forum (al bar ed anche nei bagni) al 50% solo delle sue giocate, e questo che vi piaccia o no è comunicazione e la comunicazione al nostro movimento non ancora sdoganato per tutti, fa bene.
Conosco Mario ed ho subito anche io "violenze" di gioco ma non ho mai pensato fosse un matto, uno squilibrato o una pippa, anzi è uno dei pochi giocatori da cui accetto colpi assurdi perchè fanno parte del suo stile di gioco ed essendo questo un gioco democratico, ognuno con i suoi soldi fa quello che vuole.
In Italia e nel mondo lui ha vinto più di me e di altri 1000 messi insieme che leggono questo blog, penso quindi sia doveroso rispettare il giocatore (cosi come è doveroso poterlo criticare) e domandarsi quanto invece un uomo come lui sia un valore aggiunto a questo movimento e quanto ci sia da imparare dal suo modo di essere sempre corretto e divertente al tavolo.
Per quelli che invece lo criticano di default, aspettando una sua giocata "strana" per potersi scatenare nella critica, penso il problema sia a monte e provo a condividere le mie opinioni:
Esistono giocatori bravi e giocatori meno bravi, questo è oggettivo.
Esistono giocatori sponsorizzati e giocatori che rischiano in proprio.
Esistono giocatori bravi non sponsorizzati e giocatori che sono convinti di essere bravi ma non sono sponsorizzati.
Ecco, la mia convinzione è che le critiche più pesanti vengano da quest ultima categoria che vive male, perchè non comprende, il concetto di sponsorizzazione per dei giocatori poker.

Detto ciò, viva MARIO e fai in modo che in parlamento questo movimento possa avere il rispetto che merita

P.S. non ero, non sono e non sarò mai di sinistra (per evitare malintesi)

Ok
io non penso di essere bravo, non voglio essere sponsorizzato,non sono di sinistra non sono di destra.
Mario Adinolfi l ho avuto al tavolo a Campione in una delle sue prime apparizioni ad un 1100 e pensai questo gioca a cazzo.
Mi sembra che fossero 4 anni fa...
Oggi penso questo gioca ancora a cazzo.
Ok i soldi sono i suoi ci mancherebbe, è nella sua piena disponibilita' giocare come e quando vuole inventarsi i rilanci ad caxxum e i call assurdi con air preflop per hittare le mani piu' improbabili.
Ma non mi venite a dire che per 2 tavoli finali ( e andatevi a riguardare le sue giocate ) possiamo dire che sia un sensato.
E soprattutto non mi venite a dire che lui "fa bene al poker" e che lui rappresenta il poker.
E chi l ha mai investito di questo ruolo??
Ok bella icona uno che gioca a caxxo scula a caxxo senza nessuna regola o forma di bankroll od altro.
E'semplicemente uno x dirla alla Franco il bagarino un sollazzatore che ha la lira e si diverte soprattutto quando con le sue giocate assurde elimina i cosiddetti giocatori.
E' la rivincita' del giocare a caso sulle regole.
Ma ripeto alla fine ogni piede trova la sua scarpa.
Ma lui non è il poker.Come npn lo ' Kostantinu il greco che arrivo 3 o 4 quando Bonavena vinse.
mie 2 lire

Originariamente inviato da giusem3

Ok
io non penso di essere bravo, non voglio essere sponsorizzato,non sono di sinistra non sono di destra.
Mario Adinolfi l ho avuto al tavolo a Campione in una delle sue prime apparizioni ad un 1100 e pensai questo gioca a cazzo.
Mi sembra che fossero 4 anni fa...
Oggi penso questo gioca ancora a cazzo.
Ok i soldi sono i suoi ci mancherebbe, è nella sua piena disponibilita' giocare come e quando vuole inventarsi i rilanci ad caxxum e i call assurdi con air preflop per hittare le mani piu' improbabili.
Ma non mi venite a dire che per 2 tavoli finali ( e andatevi a riguardare le sue giocate ) possiamo dire che sia un sensato.
E soprattutto non mi venite a dire che lui "fa bene al poker" e che lui rappresenta il poker.
E chi l ha mai investito di questo ruolo??
Ok bella icona uno che gioca a caxxo scula a caxxo senza nessuna regola o forma di bankroll od altro.
E'semplicemente uno x dirla alla Franco il bagarino un sollazzatore che ha la lira e si diverte soprattutto quando con le sue giocate assurde elimina i cosiddetti giocatori.
E' la rivincita' del giocare a caso sulle regole.
Ma ripeto alla fine ogni piede trova la sua scarpa.
Ma lui non è il poker.Come npn lo ' Kostantinu il greco che arrivo 3 o 4 quando Bonavena vinse.
mie 2 lire

Ringrazio tutti per l'attenzione, sono davvero grato sia a coloro che mi criticano che a coloro che mi sostengono. Un abbraccio particolare a Ricky, con cui ho scambiato poche parole in vita mia ma che evidentemente mi ha fotografato come pochi altri. Questo Itm all'Ipt di Campione arriva dopo una carriera da pokerista tutto sommato breve, aperta nel 2009 con una prima apparizione internazionale al Wpt di Venezia a cui ho avuto la fortuna di arrivare sesto (primo italiano a un final table Wpt), procurandomi di conseguenza una sponsorizzazione importante. Da allora in tre anni è arrivato un altro final table Wpt, un final table Ept side, due bei piazzamenti Ept main, un altro anche nell'Omaha Ept, un paio di bandierine poi a Las Vegas questa estate. Spero di fare bene oggi a Campione e di incrementare questo curriculum di giocatore di poker che ho accompagnato a una vita "prevalente" spesa nel giornalismo e nella politica, anche li' criticato o amato per essere decisamente "irregolare".

Qui viene il punto. Io gioco come vivo, in modo forse eccentrico, ma ovunque con la capacità certificata dai fatti di centrare risultati. Sono un giornalista piuttosto noto, un deputato della repubblica, un pokerista tra i primi settanta italiani di sempre per vincite negli mtt live: forse è tutta fortuna, ma forse no. L'eccentricità provoca sempre critiche feroci, è un dato noto e acquisito, non me ne preoccupo e anzi mi è molto utile per correggere eccessi e inutili sbruffonerie, per questo sono sempre grato ai detrattori. Ai quali pero' vorrei offrire un piccolo spunto di riflessione: non sempre quel che appare insensato realmente lo è.

Voglio bene al poker. Voglio bene ai pokeristi e al loro pokerese, che ascolto sempre con lo stupore sorridente di chi si inoltra in una sorta di lingua straniera. Vorrei un poker spettacolare, popolare, capace di racconto, di accendere passione. Io metto la mia legna per questo fuoco. Vedo che oggi è divampato, non a caso queste chiacchiere si chiamano "flame". Vorrei soprattutto un poker libero e mi batto per questo mettendoci la faccia, anche sui giornali, in tv e in Parlamento, beccandomi per questo critiche non dissimili da quelle che mi sono preso qui per un paio di mani poco ortodosse (e una proprio sbagliata, lo ammetto tranquillamente). Mettiamo un briciolo della passione che ci infiamma per commentare questa o quella giocata, anche per difendere il nostro movimento. Io sono, come spero di aver dimostrato oggi commentando qui personalmente le critiche che mi hanno riguardato, a disposizione di tutti. Con un sorriso, al tavolo e fuori, vincente o bustato. Oh, per quanto riguarda oggi, speriamo vincente...

	IPT Scopri tutte le news dell'IPT - Italian Poker Tour sulla nostra pagina speciale

Originariamente inviato da marioadinolfi

Qui viene il punto. Io gioco come vivo, in modo forse eccentrico, ma ovunque con la capacità certificata dai fatti di centrare risultati. Sono un giornalista piuttosto noto, un deputato della repubblica, un pokerista tra i primi settanta italiani di sempre per vincite negli mtt live: forse è tutta fortuna, ma forse no. L'eccentricità provoca sempre critiche feroci, è un dato noto e acquisito, non me ne preoccupo e anzi mi è molto utile per correggere eccessi e inutili sbruffonerie, per questo sono sempre grato ai detrattori. Ai quali pero' vorrei offrire un piccolo spunto di riflessione: non sempre quel che appare insensato realmente lo è.

Bel racconto ma questo è un forum di poker dove si parla di poker non di aria.
Quindi siccome a me personalmente che leggo di una giocata "frizzante" del curriculum e dell amore messo nel nel farla conta poco avrei piacere ad ascoltare il TP della stessa.
E poi sulla capacita' certificata dai fatti sono caduto dalla sedia allora Jamie Gold dovrebbe essere Santo invece è solo uno che ha sculato un torneo.

Quanto sopra spiega perche' questo gioco ci affascina, ognuno la vede a modo suo e lotta per imporre il proprio punto di vista, ricordate pero' che non esistono regole certe altrimenti la noia pervaderebbe i nostri bankrolls, ciao Ricky

Caro Mario,
a me ispiri simpatia, anche se non ti conosco e non so darmene una ragione.
Infondo, non ti voterei mai, né tanto meno apprezzo il tuo stile di gioco.
Tu appartieni a quella cerchia di giocatori, ahimè in via di estinzione, che giocano a sensazione.
Per voi è irrilevante la posizione, la dimensione degli stack, le odds e quant'altro; l'importante è entrare nel maggior numero possibile di piatti e attendere quella vibrazione corporea che vi spinge ad operare una giocata.
Ovvio che talvolta ci scappa una risata o una critica - dipende dai punti di vista -, ma in tutto ciò non ci trovo assolutamente nulla di male.
Anzi, ho sempre creduto che il solo fatto di avervi ad un tavolo di poker sia una autentica fortuna.

Detto questo, mi sono chiesto cosa accadrebbe se l'on. Adinolfi finisse per alzare la picca dell'Italian Poker Tour .
Di certo, giornali e televisioni ci ricamerebbero sopra per intere settimane

Un caro saluto

	IPT Scopri tutte le news dell'IPT - Italian Poker Tour sulla nostra pagina speciale