Quando parliamo di poker e legalità, ci soffermiamo solo sul montepremi, sul divieto di erogare premi in denaro.
Ma c'è molto altro:
1) ASSOCIAZIONI.......
che senso ha usare questa figura giuridica del terzo settore, per una attività eminentemente COMMERCIALE E CON FINI DI LUCRO.
Avrebbe un senso parlare di Associazioni (N.B. no sportiva, perchè il poker non è affiliato CONI nè mai lo sarà), solo se l'accesso alla sala e al gioco fosse riservato SOLO AI SOCI, se si trattasse di una ventina di amici che comprano i tavoli, chips etc... che si riunisco ogni venerdì, pagano i dealer e il direttore di sala e si giocano una coppa in amicizia.
Ma le ASSOCIAZIONI di POKER violano tutti i vincoli dettati dalla legge per le associazioni:
primi tra tutti
- STRUTTURA PARTECIPATIVA
- DIVIETO DI RIPARTO DEGLI UTILI
Sono semplici ditte individuali o società di persone (irregolari = non registrate) che erogano un servizio (l'organizzazione d'un evento d'intrattenimento, dietro il versamento di un corrispettivo (il 25-40% che mediamente viene trattenuto dal montepremi)
ALLORA PERCHè SU QUESTO NON PAGANO IMPOSTE?
PERCHè IN NESSUN TORNEO CUI HO PARTECIPATO MI HANNO FATTO UNA RICEVUTA
2) DEALER E DIRETTORI
la loro è una prestazione di lavoro occasionale, soggetta a ritenuta d'acconto del 20%, invece vengono pagati a nero dall'organizzazione
NON è RICHIAMABILE LA DISCIPLINA DELLA ASSOCIAZIONI SPORTIVE, PER LA QUALE I COMPERSI AD ARBITRI ED ATLETI SONO ESENTE FINO A 7.500 euro
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DOMANDA DELLA NOTTE.......
perchè su ogni forum in cui mi imbatto, leggo frasi ipocrite sui premi in denaro nel poker, come se il solo problema di questo gioco fosse l'avidità dei giocatori??
Visto quello che c'è dall'altra parte....
Che la legge sia solo una scusa per far magheggi coi montepremi a scapito dei giocatori![]()